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I 5 luoghi di più segreti di Roma

 

1. Via Piccolomini

 

La Cupola di San Pietro ed il Colosseo simboleggiano Roma, ma ben pochi sono a conoscenza dell’effetto ottico che si può godere in via Piccolomini. Curioso infatti è il gioco di prospettiva che fa sì che avvicinandosi a San Pietro che la cupola si allontani, mentre più si indietreggia più sembra grande.

 

2. Piccola Londra

 

Nel quartiere Flaminio, via Bernardo Celentano è una curiosa stradina privata che non ha nulla a che fare con Roma ed infatti viene denominata “piccola Londra” per i colorati villini a schiera tipicamente british. Questa via è sorta nel 1910 per ospitare impiegati e burocrati di alto livello.

3. Galleria Sciarra

 

Dietro a Fontana di Trevi c’è uno stupefacente passaggio pedonale in stile Liberty che unisce via Minghetti con la piazzetta dell’ Oratorio. Progettato dall’architetto Giulio De Angelis e dipinto da Giuseppe Cellini tra il 1885 e il 1888 nel cortile del palazzo Sciarra Colonna di Carbognano. 

La geometria simmetrica ed i bellissimi affreschi rendono unico questo edificio e vi consigliamo soprattutto di scattare una foto a terra, posizionando la vostra macchina o telefonino al centro del pavimento e puntandolo verso l’alto… ne rimarrete stupefatti!

4. Quartiere Coppede’

 

Nel cuore del quartiere Trieste sembra di attraversare un portale che ci introduce ad un mondo quasi disconnesso, dal quale proveniamo, dove ci si presenta davanti ai nostri occhi un complesso di 26 palazzi e 17 villini dalle fattezze bizzarre. 

Un quartiere che prende il nome dall’omonimo architetto, Gino Coppedè, che si è occupato della sua progettazione tra il 1915 e il 1927.


Liberty, Barocco e arte medioevale. Il fulcro è piazza Mincio, dove lo spazio centrale è occupato dalla caratteristica Fontana delle Rane (da poco restaurata), affiancata dal Palazzo del Ragno, così chiamato per il ragno che decora il portone d’ingresso, e dal Villino delle Fate, che si distingue per le bellissime decorazioni.

5. Centrale Montemartini

 

Archeologia classica e archeologia industriale, due mondi apparentemente opposti e quasi agli antipodi, si fondono in via Ostiense presso l’ex centrale termoelettrica Giovanni Montemartini. 

La struttura fu inaugurata nel 1912, ma dopo 50 anni venne chiusa, per poi essere riutilizzata nel 1995 come sistemazione temporanea per alcune statue in occasione della ristrutturazione di alcuni settori dei Musei Capitolini. 

Al termine dei lavori questa rimase la sede permanente di alcune delle sculture, dando vita a questo strano quanto affascinante accostamento.


Noi autori di questo blog, consigliamo vivamente su dove alloggiare a Roma Centro, qui di seguito il link:

dove alloggiare a Roma Centro

per rimanere comodamente nei pressi del museo e di altri luoghi caratteristici della capitale, quali Piazza Navona, Vaticano, Pantheon e Campo de’ Fiori.




 

 

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