Il lusso di una persona
che risiede a Roma? Farsi un giro a Trastevere, ma di giorno. Passare il ponte
che, storicamente, i trasteverini non passavano mai (restandosene beati nella
propria isola al di là del Tevere) e farsi letteralmente investire dalla
bellezza unica di questo quartiere, precisamente il XIII rione. Voci,
personaggi, dettagli, storia, storie, contrasti, luoghi di culto, stimoli,
colori a non finire dovuta ad una questione di strati. Sociali, storici,
culturali ed economici.
Affollato, talvolta molesto e
violento di notte, Trastevere mostra l’altra faccia di giorno, ed eccolo
poetico, colto e popolare, verace e per certi versi solidale, ancora crocevia di ogni genere di anime e
vissuti sociali.
Trastevere è forse la parte
più viva di un’eterna capitale. Ancora come oggi, è un crocevia e lo trovate al
bar S. Calisto.
Il trasteverino Sergio Leone
che da piccolo faceva a sassate con i bambini rivali di Monteverde sulla Scalea
del Tamburino. I
ragazzi del Cinema America, esperienza unica nel panorama cittadino (e
forse pure nazionale) che ha rinsaldato i rapporti tra diverse generazioni
rinnovando dal basso un legame forte – quello di Trastevere col cinema, fatto e
guardato: non scordiamo che questo è anche il quartiere del Nuovo Sacher di
Nanni Moretti, dell’ex Induno che a breve aprirà come Sala Troisi proprio
grazie ai ragazzi guidati da Valerio Carocci, del piccolo ma ancora ben
operativo Intrastevere e dell’Alcazar, una volta cinema e oggi unico live club
della zona.
La storia di rione devoto
all’arte e in particolare alla musica, primato poi passato
al più recente “quartiere degli artisti”, il Pigneto.
Vicolo del Cedro e della Scala
che sembrano usciti dal pennello di un pittore romantico, la concentrazione di
musei e luoghi d’arte, Sant’Egidio e la comunità che qui ha messo radici
estremamente solide nell’accoglienza degli ultimi, le architetture civili e
religiose che solo quelle di questo rione basterebbero a mantenere col turismo
un’intera nazione. L’identità del XIII rione è nella sovrapposizione anche
scomposta di tantissimi elementi, nel ricordo nostalgico del quartiere crocevia
di registi e hippie, emarginati e vip, oggi svuotato della sua quotidianità più
amichevole e verace, ma anche riempito di nuovi contenuti più aderenti alle
mutazioni di questo tempo.
Tutta la cinematografia del
Novecento è passata in questi luoghi e in questi vicoli, dalla Porta Settimiana
di Verdone al S. Calisto de “La Grande Bellezza”, dalla Santa Maria in
Trastevere di “Roma” a Piazza Santa Cecilia di “Accattone” fino alla Porta
Portese dei “Ladri di biciclette”. Porta Portese, confine est del rione che dà
verso Testaccio: quintessenza
del concetto di crocevia.
Bed and Breakfast a Roma Centro
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