I
SAMPIETRINI
Passeggiare
per il centro di Roma è un’esperienza sublime, ovunque ci sono monumenti e
scorci di cui innamorarsi; arte e storia pervadono cielo e terra. Anche a terra
infatti c’è qualcosa da ammirare, ovvero la particolare e caratteristica
pavimentazione che ricopre tutto il centro storico della città: i sampietrini
(o sanpietrini).
Questi blocchetti di
leucite, una roccia vulcanica tipica della regione del viterbese e dei colli
albani, venivano tagliati a forma piramidale e inseriti su un letto di sabbia,
senza fissarli con il cemento. Questo rendeva la pavimentazione particolarmente
elastica e traspirante per il terreno.
I primi sampietrini
appaiono nella tradizione romana intorno al Cinquecento, per far scivolare
meglio le carrozze dato che la pietra poteva essere levigata dal loro passaggio
e il loro nome deriva dall’iniziale largo uso che se ne fece per l’appunto a
Piazza San Pietro.
Furono usati per la prima
volta sotto Papa Sisto V, e ampiamente ripresi da Papa Clemente XII per
lastricare tutte le strade principali di Roma.
I sampietrini erano
erroneamente definiti “selci” (la leucite ha un’ origine vulcanica effusiva, la
selce è una roccia sedimentaria di origine tendenzialmente marina), da cui la
denominazione “selciarolo” dell’operaio specializzato per la loro messa in
opera con il caratteristico “mazzapicchio”, strumento di battitura in legno o
ferro necessario a insaldare i diversi blocchi sul fondo di rena. La perizia di
questi artigiani non ha tuttavia impedito, nei secoli, di utilizzare i
blocchetti facilmente divelti come strumento di guerriglia durante le rivolte
popolari e di scontrarsi a “selciate".
Avete mai visto da vicino
questa tipica pavimentazione? Ne vedrete parecchia sotto le nostre strutture,
tutte ubicate nel centro
storico di Roma!
Date un’occhiata!
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