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La storia delle feste dei Santi e dei Morti in Italia

 

31 OTTOBRE, 1 E 2 NOVEMBRE: LE FESTE DEI SANTI E DEI MORTI

 

Stanno per susseguirsi nuovamente, come ogni anno, le festività dei morti e dei santi, corrispondenti al 31 Ottobre, 1 e 2 Novembre.

L’origine di queste feste, allo stesso tempo gioiose e malinconiche, si perde, come molto spesso accade, nel miscuglio di religioni e culture diverse.

 

La tradizione di Halloween si rifà allo Samhain, ovvero la celebrazione dell’anno nuovo per l’antico popolo celtico. La data del 31 ottobre era infatti considerata dai Celti un potente e magico momento di transizione, non solo per le stagioni: è in questo periodo che le barriere tra i vivi e i morti quasi si annullano e tutte le leggi fisiche conosciute si sovvertono. Era credenza diffusa che gli spiriti potessero tornare in vita sulla terra per possedere i vivi.

Un mito che, come possiamo immaginare, terrorizzava tutti gli abitanti dei villaggi. Per sfuggire alla possessione degli spiriti, questi spegnevano i camini delle loro case, rendendole buie ed inospitali, e si mascheravano,  rendendo i loro corpi orribili, per risultare poco “appetitosi” agli occhi dei morti e cacciandoli per lo spavento.

Un’altra tesi sostiene che i focolari delle case venissero spenti, perché nella notte del 31 ottobre si accendeva un unico enorme falò druido nel cuore dell’Irlanda, a Usinach. Con il passare del tempo, la leggenda della possessione è andata in disuso, mentre la tradizione di travestirsi ha resisto nel tempo.

Nell’835 il re franco Luigi il Pio decretò il 1 novembre festa di precetto su richiesta di papa Gregorio IV (827-844). Già papa Gregorio III aveva scelto questa data come anniversario della consacrazione alle reliquie di una cappella all’interno della basilica di San Pietro, per farla coincidere proprio con la festa pagana di Samhain.

La festa del 2 Novembre invece risale alla decisione dell’abate Odilone, molto devoto alle anime del purgatorio, di indire un giorno di preghiera apposta per loro dopo aver udito la storia di uno dei suoi confratelli. Questi, di ritorno dalla Terra Santa, gli raccontò di essere stato scaraventato da una tempesta sulla costa della Sicilia; lì incontrò un eremita, il quale gli raccontò che spesso aveva udito le grida e le voci dolenti delle anime purganti provenienti da una grotta insieme a quelle dei demoni che gridavano contro lui, l’ abate Odilone. Costui, all’ udire queste parole, ordinò a tutti i monaci del suo Ordine cluniacense di fissare il 2 Novembre come giorno solenne per la commemorazione dei defunti. Era l’ anno 928 d. C.




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