Dal 29 novembre fino al 1 aprile 2024, il Chiostro del Bramante di Roma ospita una nuova mostra a cura di Danilo Eccher che porta il pubblico in un viaggio di emozioni, come era stato anche con “Dreams” e “Crazy”.
Nel sito online della mostra si possono leggere queste
riflessioni:
“Sorpresa, confusione, desiderio, gioia, paura, attesa,
angoscia, felicità, orgoglio, eccitazione, nostalgia, ammirazione, sollievo,
tranquillità, imbarazzo. Quante emozioni ispirano un artista? E quante vengono
trattenute dentro l’opera? E quali prova uno spettatore davanti a quell’opera?
E quante si mantengono nel tempo e quante cambiano e come cambiano? Quando si
ha a che fare con le emozioni sono più le domande delle risposte, sono sempre
più le emozioni delle certezze.”
Più di venti gli artisti protagonisti, tra cui AES+F, Mat Collishaw, Subodh Gupta,
Carsten Höller, Eva Jospin, Kimsooja, Luigi Mainolfi, Masbedo, Annette
Messager, Paul Morrison, Luigi Ontani, Tony Oursler, Piero Pizzi Cannella,
Laure Prouvost, Pietro Ruffo, Alessandro Sciaraffa, Gregor Schneider, Paolo
Scirpa, Nedko Solakov e Adrian Tranquilli.
Un fungo realizzato da Carster Hollen alto tre metri accoglie e
invita al viaggio facendo addentrare lo spettatore in un mondo onirico e da
favola.
All’interno, le sale sono un susseguirsi di rifrazioni
luminose e sonore, rappresentazioni di scenari immaginari, video
installazioni che catturano e ipnotizzano lo spettatore, facendolo
immergere in un universo di colori, visioni oniriche, foreste stregate e
aurore boreali.
La mostra riesce nel suo obiettivo di rappresentare
il contrasto tra verità e finzione nell’arte, un tema già molto esplorato e
ricercato dagli artisti di tutti i tempi. Partendo quindi da un concetto, o
idea primaria, e servendosi dell’emozione, l’arte può entrare in relazione
con temi più ampi e profondi, quali la filosofia, la letteratura e
l’architettura. Mediante il superamento del tradizionale metodo di esposizione,
lo spettatore può immergersi letteralmente nelle opere arrivando a una
connessione con queste ultime ben più profonda per qualità e quantità.
Se vi interessano le mostre all’insegna della
fantasia e dell’immaginazione, non potete perdervi questa mostra surreale!
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