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GHETTO EBRAICO DI ROMA

I ghetti ebraici hanno una storia lunga e complessa, ma il concetto moderno di ghetto ebraico ha origine a Venezia nel XVI secolo. Questo modello si diffuse poi in altre parti d'Europa, in particolare a Roma con gli ebrei costretti a vivere in quartieri separati e spesso sovrappopolati, soggetti a restrizioni e discriminazioni.

 

Il ghetto ebraico di Roma ha una storia ricca e complessa. Fu istituito il 14 luglio 1555 dal papa Paolo IV, con l'obiettivo di segregare la comunità ebraica e limitarne l'influenza sulla città. Il ghetto era originariamente situato in un'area paludosa vicino al Tevere, con accesso limitato tramite ponti chiusi durante la notte. Gli ebrei romani come riferito erano soggetti a numerose restrizioni, come l'obbligo di vivere all'interno del ghetto, di indossare un segno distintivo giallo, di pagare tasse speciali e di subire limitazioni nell'esercizio di molte professioni. Nonostante queste restrizioni, la comunità ebraica romana ha continuato a prosperare culturalmente e ha mantenuto le proprie tradizioni.

 


Durante la Seconda Guerra Mondiale, il ghetto fu nuovamente teatro di discriminazioni e persecuzioni da parte dei nazisti. Molti ebrei romani furono deportati e uccisi durante l'Olocausto. Dopo la guerra, la comunità ebraica romana si è ricostruita e il ghetto è diventato un simbolo della resistenza e della resilienza della comunità ebraica. Oggi, il quartiere ospita numerosi monumenti ebraici e ristoranti kosher, mantenendo viva la memoria della sua storia.

 

Nel ghetto ebraico di Roma ci sono diversi monumenti e luoghi di interesse che testimoniano la ricca storia e cultura della comunità ebraica. Alcuni dei principali includono:

1. Sinagoga di Roma (Tempio Maggiore): Costruita nel 1904, è il centro spirituale della comunità ebraica romana ed è una delle più grandi sinagoghe d'Europa. La facciata è dominata da un grande rosone e da una torre campanaria. All'interno, la sinagoga è riccamente decorata e ospita opere d'arte e arredi sacri di grande valore storico e artistico.

2. Portico d'Ottavia: Un antico complesso di archi romani che era parte di un grande portico costruito da Ottaviano Augusto nel I secolo a.C. Oggi si trova all'ingresso del ghetto ebraico e ospita numerose attività culturali.

3. Museo Ebraico di Roma: Situato all'interno del complesso della Sinagoga, il museo espone una collezione che documenta la storia e la cultura della comunità ebraica di Roma attraverso i secoli.

4. Fontana delle Tartarughe: Una graziosa fontana rinascimentale situata nella piazza principale del ghetto ebraico, Piazza Mattei, che rappresenta uno dei punti focali del quartiere.

 

Questi sono solo alcuni dei monumenti più rilevanti, ma ci sono anche molti altri siti di interesse storico e culturale nel ghetto ebraico di Roma che meritano di essere esplorati. Prenotate sui nostri siti b&b Roma Centro o contattati tramite b&b e affittacamere Roma Centro! b&b Roma ti mostrerà il percorso più facile dalle nostre strutture per visitare questo quartiere pieno di storia.

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