Visitare musei è una di quelle attività che viene spesso sottovalutata, ma se siete in vacanza a Roma non potete assolutamente perdervi la varietà artistica offerta dalla meravigliosa città eterna. Sabato 18 maggio torna a Roma la manifestazione Notte dei Musei, con un ricco programma di mostre ed eventi. La manifestazione si terrà, come suggerisce il nome, la sera, a partire dalle ore 20:00 e finirà alle 02:00 (gli ultimi ingressi saranno consentiti all’una). L’evento è alla sua quattordicesima edizione, ed è sicuramente un’iniziativa molto efficace per promuovere la cultura italiana e il suo patrimonio storico ed artistico.
Il biglietto costerà solamente 1€ e la lista dei
musei che partecipano all’iniziativa è davvero ricca: Musei Capitolini, Museo
di Casal De’ Pazzi, Museo di Villa Torlonia, Galleria D’arte Moderna, Centrale
Montemartini, ecc.
Se amate l’iniziativa e volete partecipare, non potete
assolutamente perdervi come tappa i Musei Capitolini, la struttura
civica museale più grande della città. La sua storia è molto antica e
risale addirittura al 1471, quando papa Sisto IV donò al popolo romano un
gruppo di statue bronzee dal grande valore storico. Vi sarà capitato
sicuramente di vedere in foto le opere presenti in questo luogo, un famoso
esempio è la statua equestre di Marco Aurelio, trasferita all’interno
del museo nel 1990. Oltre a questa opera, possiamo visionare anche il
simbolo della città di Roma, ovvero la lupa capitolina, ritenuta
un’opera etrusca del V secolo. Originariamente la scultura non aveva Romolo
e Remo, ma furono aggiunti nel XV secolo. Al secondo piano del Palazzo
dei Conservatori abbiamo si trova la Pinacoteca Capitolina, che
racchiude opere di Guercino, Caravaggio, Rubens, Tiziano e Velazquez.
Altro museo che mi sento di consigliarvi la sera del 18
maggio è quello di Casal de’ Pazzi. Si trova nei pressi del fiume Aniene
tra via Nomentana e Via Tiburtina. Perché vi consiglio questa tappa?
Beh, il museo non espone collezioni “tradizionali”, ma conserva molti oggetti
“in situ”, ovvero proprio nel luogo del ritrovamento. Nella sala espositiva
si possono ammirare alcuni reperti fossili rinvenuti durante lo scavo.
Anche i reperti vegetali non sono da escludere, come ad esempio foglie di Zelkova,
Albero di Giuda e Alloro.
In quattro vetrine sono divisi ben 22 strumenti litici, ovvero strumenti
creati dall’uomo in pietra. In esposizione è presente anche uno strumento su
osso. Oltre alla sala esposizioni vi è il giacimento, ovvero il luogo dove
sono conservati dei fossili di grandi dimensioni lasciati esattamente nella
postazione in cui sono stati rinvenuti durante lo scavo. Si tratta di resti di Elephas
antiquus: grandi zanne, denti, vertebre, un femore, una scapola, un omero.
Altra tappa imperdibile è quella dei Musei di Villa
Torlonia, uno dei parchi più belli e grandi della città di Roma. Una
costruzione pittoresca all’interno di quest’ area è sicuramente la Casina
delle Civette, ideata nel 1839. Il suo nome è legato agli elementi
decorativi ispirati al tema della Civetta. Gli spazi interni sono molto
curati nelle opere di finitura: decorazioni pittoriche, stucchi, mosaici,
legni intarsiati, ferri battuti, sculture in marmo. Purtroppo la casina nel
1944 risentì degli effetti della Seconda Guerra Mondiale e nel 1978
sia il parco che la Casina erano in condizioni aberranti. Nel 1991 ci fu
un incendio che peggiorò le condizioni della struttura, insieme ai furti e
vandalismi. Fu grazie ad un meticoloso lavoro di restauro avvenuto tra il
1992 e il 1997 che la Casina tornò alle condizioni in cui la vediamo
ora, e fu un grandissimo successo in quanto riportò in vita uno degli edifici
più particolari dell’inizio dello scorso secolo.
La Galleria D’Arte Moderna è un’altra tappa
imperdibile che ospita la più completa collezione di arte italiana e straniera
dal XIX secolo ad oggi. Sono raccolte opere dalle correnti artistiche
degli ultimi due secoli, dal neoclassicismo all’impressionismo, dal
divisionismo alle avanguardie dei primi anni del Novecento, futurismo,
surrealismo, fino a giungere agli ultimi 50 anni del ‘900. Ogni sala presenta una corrente artistica
diversa, e c’è una varietà meravigliosa di sculture e quadri. Molto
interessante la sala 14 dedicata alla metafisica, il movimento artistico
creato da Giorgio De Chirico e da Carrà nel 1917. Nei lavori metafisici
regna l’immobilità, gli strani manichini diventano protagonisti delle
opere al posto degli esseri viventi. Il mondo metafisico è malinconico,
vuoto e disabitato. Assolutamente suggestiva l’atmosfera creata da questo
genere di opere. Ovviamente la galleria presenta stanze per ogni gusto, e
rimarrete ammaliati dalle opere presenti. Vi suggerisco questa tappa per la sua
enorme importanza culturale e storica.
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