La regione Lazio, oltre ad ospitare la nostra
bellissima capitale italiana, è una delle più variegate d’Italia proprio per la
sua diversità di paesaggi e zone. Oltre alla provincia di Roma, abbiamo
al Nord la zona della Tuscia, più vicina alla Toscana e patria degli
antichi etruschi, e a Sud la Ciociaria, zona facente parte della provincia
di Frosinone. Nel paesino di Fumone è visitabile questa fortezza
misteriosa, luogo culturale importante, ma anche iconico per tutti gli amanti
del paranormale.
Fumone è un paesino con poco più di 1.000 abitanti,
collocato fra i monti Lepini e i monti Ernici e da sempre questa posizione sopraelevata
serviva come punto di avvistamento di eventuali nemici. Sulla rocca del
paese, che ha una caratteristica forma cono, sorge il castello Longhi,
luogo che oltre ad avere una certa rilevanza storica ed artistica, è importante
e riconosciuto tra gli esploratori del paranormale per via dei fatti
inquietanti avvenuti al suo interno. Ovviamente il luogo è visitabile
pagando un biglietto e per i più temerari ci sono perfino due stanze in cui
volendo si può pernottare.
Fin dal XI secolo il castello di Fumone è stata una delle
principali roccaforti papali, a tal proposito il luogo, più che un castello
vero è proprio, è una fortezza ed ha avuto tale scopo per ben 500 anni.
Successivamente divenne la residenza della famiglia Longhi. Diventò così
un’abitazione privata ed è tutt’ora in mano agli eredi Longhi. Spesso, il
Castello di Fumone, viene nominato tra i luoghi più infestati d’Italia a
causa della sua storia circondata da sventure e violenze. Le storie inquietanti
legate a questo luogo iniziano ancora prima che esso passi nelle mani del
papato, più o meno in un’era risalente all’Alto Medioevo. Tutt’oggi,
alla base della scala del castello, è visibile un pozzo interno denominato
“Pozzo delle vergini”. Il pozzo è molto stretto e molto profondo, sul fondo
ci sono degli spuntoni di ferro che avevano uno scopo ben preciso. Soprattutto
nelle campagne il feudatario esercitava la Ius Primae Noctis, ovvero
aveva il diritto a passare la prima notte di matrimonio con le mogli dei suoi
servi (il motivo era per verificare che la verginità delle donne fosse
intatta). Molte ragazze, che secondo il padrone non erano vergini, furono
buttate dentro al profondo pozzo, ed è da questo tragico fatto che ha preso
il nome “Pozzo delle vergini”.
Inoltre, si narra che molte di queste donne non morissero
sul colpo, ma rimanessero per giorni all’interno di questo pozzo venendo
torturate dalle affilate lame sul fondo. Da molti scettici questa storia viene
ritenuta una semplice leggenda, tuttavia ci sono molti documenti anche
all’interno del castello che dimostrano che questa storia veniva tramandata
già da tempi antichi. Altro tragico fatto legato al Castello è ciò che
accadde nel 1.112 d.C., quando venne fatto prigioniero nel castello Maurizio
Bordino, l’antipapa francese. Al tempo, oltre al papa legittimo eletto
dalla Chiesa, ve ne era uno non eletto canonicamente. In teoria Bordino morì
nel castello di Fumone, ma il suo corpo non venne mai ritrovato.
Una storia ancora più famosa è quella di Papa Celestino V,
che nel 1295 fu anch’egli rinchiuso nel castello di Fumone. La cella in
cui l’ex pontefice era detenuto è tutt’ora visitabile. Si dibatte ancora
se il decesso di Celestino sia stato naturale o meno, in quanto il suo cranio
presenta un foro che corrisponde ad un chiodo di circa 10 cm.
La storia più inquietante e disturbante è legata alla
famiglia Longhi, in particolar modo al decesso del marchesino Francesco
Longhi, figlio più piccolo della famiglia. Quando Francesco Longhi
nacque, si trovò come unico erede maschio della famiglia, in quanto fino a quel
momento la casata ebbe ben sette figlie femmine. Le sorelle erano molto più
grandi di lui e in gran segreto avevano già deciso che avrebbero spartito
tra di loro l’eredità. Per tale motivo decisero di disfarsi del fratellino. Le
sette ragazze iniziarono a mischiare nel cibo del bambino dei piccoli pezzi
di vetro, e perfino alcuni veleni fatti in casa. Il piccolo iniziò ad
ammalarsi e perse la vita a cinque anni. La madre del bambino, la duchessa
Emilia Caetani, impazzì per il dolore e non riuscì a staccarsi dalla salma
del figlio per farlo seppellire. A tal proposito, decise di farlo
imbalsamare in modo da poter sedere accanto a lui ogni giorno. Infatti, in
una stanza del castello è conservato il corpo imbalsamato di questo bambino con
accanto tutti i suoi vestiti e giocattoli. Le leggende locali dicono che lo
spirito della duchessa continui a visitare il suo piccolo ogni notte, mentre
l’anima del bambino vagherebbe ancora per il castello.
Le persone che lavorano in questo luogo confermano che
l’atmosfera al suo interno sia molto pesante e che si verifichino strani
fatti come ad esempio oggetti che cadono e rumori inspiegabili.
Assolutamente un luogo interessantissimo per tutti gli amanti del paranormale!
E tu quali altri luoghi infestati conosci? Ti ha colpito la
tragica vicenda della famiglia Longhi? Puoi conoscere tutte le meraviglia del
Lazio soggiornando comodamente nei nostri b&b e affittacamere Roma
centro . Sul sito dei nostri b&b
Roma centro potrete verificare nel dettaglio tutte le condizioni di
prenotazione e i contatti per chiedere le nostre disponibilità. Sul sito dei
nostri b&b Roma potete rimanere
aggiornati sulle nostre offerte!
Commenti
Posta un commento