Oggi vi parlerò di uno dei luoghi più horror di Roma,
non potrete assolutamente perdervi l’occasione di visitare questa chiesa
durante il periodo di Halloween. Questa chiesa è un vero e proprio
monumento dedicato alla morte. Un po’ ovunque sono presenti simboli e sculture
macabre, e nei sotterranei è possibile visitare una cripta che un tempo era un antico
cimitero dedicato alla sepoltura dei defunti non identificati. La Chiesa
di Santa Maria dell’Orazione e Morte si trova in via Giulia 262.
La Chiesa venne edificata nel 1573 dall’omonima
confraternita dell’Orazione e Morte che aveva come scopo quello di dare una
degna sepoltura a tutte le persone non identificate trovate in campagna o annegate
nel Tevere. Il cimitero che ancora oggi è possibile vedere nei sotterranei
andò sfortunatamente distrutto nel 1886 con la costruzione dei
muraglioni sul fiume. La caratteristica più peculiare del luogo è la cripta
sotterranea, un tempo cimitero della confraternita, oggi si presenta come un
ossario, ovvero un luogo dove tutto è fatto con ossa e scheletri (lampadari,
sculture, decorazioni).
Grazie alla sua estetica molto particolare, il luogo è
considerato una delle opere più raffinate e belle dell’architetto Ferdinando
Fuga. Come già specificato, ci sono molteplici simboli macabri, come ad
esempio dei teschi alati che fungono come mensole. L’interno è molto
suggestivo, dal gusto gotico e dark, e le forme sono curve e convesse,
fino a formare la fenomenale cupola ovale. Le luci sono molto fioche, quasi ad
invocare un ambiente privato e raccolto, anche le pareti dai colori grigiastri
e violetto chiaro rendono l’atmosfera misteriosa. Sull’altare c’è una
rappresentazione di Gesù in croce realizzata da Ciro Ferri.
Una curiosità che possiamo notare è il fatto che sui teschi
venivano scritti l’anno del decesso, la causa di morte e il luogo del
ritrovamento del defunto. Anche all’esterno sono presenti simboli legati
alla morte, infatti ad esempio la facciata è decorata con teschi alati sui
pilastri. Alla base dei pilastri vi sono raffigurati due scheletri graffiti che
esortano a fare l’elemosina nell’apposita fessura con l’esortazione:” Oggi a
me, domani a te”.
Oltre al già citato affresco della Crocifissione di Gesù,
vi sono altre opere di importante rilievo, come ad esempio gli affreschi di
Giovanni Lanfranco di Sant’Antonio Abate, San Paolo di Tebe e San Simeone
Stilita. Oltre a questi abbiamo anche San Michele Arcangelo di Guido Reni,
rappresentato qui mentre fende la spada contro un demonio incatenato. La
Vergine con Bambino, un’opera donata dal duca Cesare Glorieri, è una
raffigurazione più confortante e serena rispetto alle altre e ci ricorda che
dopo la morte ha inizio la vita eterna.
Ma ora parliamo un po’ della confraternita dell’orazione e
della morte. Erano conosciuti come “i fratelli della morte” e in passato
la loro opera di carità principale era proprio quella di recuperare le salme
abbandonate, soprattutto quelle lasciate nei luoghi più lontani e nascosti.
Essi portavano sulle loro spalle per chilometri e chilometri i cadaveri
ritrovati, per donare loro una degna sepoltura e la pace eterna. Questa azione
ecclesiastica venne eseguita fino all’Unità d’Italia, quando poi
iniziarono ad occuparsi le istituzioni statali della sepoltura delle salme. La
confraternita non ha un’idea negativa della morte, in quanto nella religione
cristiana, una volta assolti i propri compiti sulla Terra, si ottiene la
vita eterna.
Oltre al cimitero già sopracitato, la confraternita aveva
anche dei saloni ormai demoliti dove si svolgevano le “Sacre
Rappresentazioni della Morte”. Venivano eseguiti degli spettacoli teatrali
di passi della Bibbia o delle biografie delle vite dei Santi, e lo scopo era
quello di far riflettere sulla vita dopo la morte, ovvero Inferno,
Purgatorio e Paradiso. A tale scopo, venivano utilizzate anche delle statue
di cera e occasionalmente anche dei veri e propri cadaveri. Sicuramente
l’approccio al culto della morte che la Chiesa ci regala è molto diverso da
quello a cui siamo abituati solitamente.
Per visitare il luogo vi consiglio di farlo su prenotazione!
Nel mese di ottobre inizia la “Spooky Season” e Roma è ricca
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