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Il Museo dell’Ara Pacis

 



Il Museo dell'Ara Pacis (Altare della Pace) è la prima opera di architettura e arte classica realizzata nel centro storico di Roma dopo la caduta del fascismo. Il progetto è stato curato dallo studio Richard Meier & Partners Architects, che ha firmato diversi importanti musei nella seconda metà del XX secolo.

L'altare fu costruito per celebrare il ritorno di Augusto e la pace che seguì la fondazione di colonie in Gallia e Spagna.
L'Ara Pacis originale venne sommersa da un’alluvione del Tevere, e nel 1938 fu progettato il museo attuale per proteggere il monumento dalle intemperie e dai terremoti.

L’altare si trova all'interno di una struttura in marmo di Carrara.
L’Ara Pacis è composta da un recinto rettangolare in marmo, sollevato su un podio e dotato di due porte laterali accessibili tramite scale.
Al centro del recinto c’è l’altare, sopra tre gradini, mentre altri cinque gradini permettono al sacerdote di raggiungere la mensa, il piano su cui si svolgevano i sacrifici.
Il recinto è decorato in due parti: quella inferiore con motivi vegetali e quella superiore con scene figurative, separate da una fascia con motivi a svastica. All'esterno, i pannelli sono incorniciati da colonne con capitelli corinzi.
La parte inferiore di tutti i lati è decorata con girali d’acanto che si sviluppano simmetricamente da un cespo centrale. La parte superiore è più varia, con quattro pannelli che raffigurano scene mitologiche sui lati lunghi, accanto alle porte, e due scene storiche sui lati corti.

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