Noi italiani passiamo da una festa all’altra, ci siamo appena lasciati alle spalle le feste natalizie ed eccoci di nuovo in carreggiata con il periodo di Carnevale. La festa è una buona occasione per mascherarsi e passare del tempo in compagnia, ma anche per mangiare dei dolci tipici della tradizione. Il periodo del Carnevale varia di anno in anno, ma principalmente è durante il mese di febbraio e gli inizi di marzo. Quest’anno martedì grasso sarà il 4 marzo, ma i negozi sono già pieni di dolciumi come frappe e castagnole assolutamente da non farsi scappare.
-Castagnole: Le castagnole sono uno dei simboli del
carnevale. Le possiamo trovare in diverse varianti come ad esempio ripiene di
crema, ricotta o cioccolato. Diffuse in tutta Italia da nord a sud. La ricetta
delle castagnole ha origini molto antiche e venne addirittura trovata nell’archivio
dello stato di Viterbo in un manoscritto del ‘700. Gli ingredienti sono
reperibili con facilità: uova, zucchero, farina e burro sono ingredienti
presenti in quasi tutte le cucine italiane. In passato la loro preparazione era
decisamente più “fit” e venivano cucinate in forno, al giorno d’oggi siamo
abituate a farle fritte. Un simbolo del carnevale da provare assolutamente.
-Migliaccio: Questo piatto non è tipico della regione
laziale, bensì della Campania. Si tratta di una specie di pastiera cotta al
forno e può esser fatto salato o dolce. Anche questo dolce ha pochi
ingredienti: il miglio veniva utilizzato in antichità ed è proprio dal nome del
cereale che nasce la parola “migliaccio”. Attualmente vengono utilizzati
nella sua preparazione: il semolino, la ricotta, la scorza d’arancia e lo
zucchero.
-Chiacchiere o Frappe: Questi deliziosi nastrini
fritti cosparsi di zucchero a velo sono un altro simbolo tipico del Carnevale e
addirittura sono diffuse come dolce del periodo precedente alla Quaresima in
tutta Europa. Le loro origini risalgono alla “frictilia”, ovvero i dolci
fritti con il grasso di animale che nell’Antica Roma venivano preparati nel
periodo di febbraio. Una curiosità è che fu proprio il cuoco della regina
Margherita di Savoia a dar loro l’appellativo “chiacchiere”.
-Ravioli dolci: in molte regioni italiane durante
questo periodo è possibile gustare questi ravioli, ma a differenza di ciò a cui
siamo abituati, questi sono dolci. I ripieni sono tipicamente di crema o
ricotta (ma in alcune varianti anche cioccolato). Una delle regioni che usa
principalmente questo dolce a Carnevale è la Lombardia. Anche per questo
piatto, è necessario friggere! Anche in questo caso uova, farina, burro e
zucchero sono la parola d’ordine!
-Berlingozzo:
questo ciambellone rientra tra i dolci carnevaleschi e la sua origine è
toscana. Il nome deriva da “berlingaccio”, ovvero un termine che indicava il
giovedì grasso. Anche in questo caso la preparazione è piuttosto semplice
in quanto si necessita solo di rossi d’uovo, farina, zucchero, lievito, scorza
di limone o arancia e latte.
-Sanguinaccio dolce: sconosciuto a molti, il
sanguinaccio dolce è una crema a base di cioccolato fondente amaro e sangue di
maiale. Può esser gustato anche come accompagnamento alle chiacchiere. La
sua preparazione viene fatta tipicamente in inverno ed è storicamente legata
alla preparazione di conserve di maiale come salumi e prosciutti.
-Cicerchiata: La cicerchiata è simile agli struffoli
che si preparano nella tradizione campana per Natale. Sono delle palline di
farina fritte ricoperte di miele e zucchero colorato. La sua origine è
tipicamente abruzzese e più nello specifico nell’area del Sangro, grazie
all’apicultura e alla produzione di miele di ottima qualità. Questo dolce ha
anche un significato, ovvero rappresenta la rigenerazione e il ciclo, ovvero la
fine dell’inverno e la fine del male e un nuovo ordine rigenerato.
-Arancini di Carnevale: questa delizia viene dalle
Marche e in particolare dalla città di Ancona. Viene utilizzata una pasta
sfoglia simile a quella per la pasta all’uovo e vengono ricoperti con scorza e
succo di arancia. Si ottengono alla fine delle girelle che vengono fritte e ricoperte
di zucchero o miele.
-Fritole: Ovviamente, va citato un dolce proveniente
da uno dei luoghi italiani protagonisti del Carnevale: Venezia. Le fritole
veneziane secondo la tradizione vengono preparate con: pastella, uova, latte,
zucchero, uvetta e pinoli. Anche questo caso il metodo migliore per
cuocerle è friggerle. C’è anche la versione vicentina della ricetta dove non
vengono utilizzati i pinoli, ma si utilizzano mele e grappa.
L’Italia oltre ad aver un
patrimonio storico e artistico da far invidia a tutto il mondo, ha anche molte
tradizioni affascinanti, spesso accompagnate da delizie culinarie. Se anche tu
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