Ci troviamo a pochissimi passi da Piazza di Spagna. Il portone si apre in una gigantesca bocca spalancata e anche le finestre riprendono la stessa forma. Si trova tra via Gregoriana e via Sistina ed è un perfetto spot nascosto della capitale.
Federico Zuccari era un famoso artista che aveva già
lavorato per opere di rilievo a Firenze. Nel 1590 comprando questo palazzo
diede vita ad una delle più grandi case d’artista d’Italia. Zuccari andò
quasi in bancarotta per portare a termine questo ambizioso progetto e
ovviamente non furono poche le rinunce che dovette fare per rientrare con le
spese. La casa venne lasciata agli artisti dell’accademia di San Luca,
ma sfortunatamente se ne impossessò Marc’Antonio Toscanella.
La cosa più particolare del palazzo è sicuramente la sua
facciata, dove le mostruose bocche contengono porta e finestre.
L’ispirazione per questo tipo di estetica venne dal parco dei mostri situato
a Bomarzo. Per Zuccari queste facce mostruose avevano un significato
specifico: inizialmente dovevano spaventare il visitatore, ma una volta
entrato, sarebbe rimasto affascinato dal giardino che lo attendeva
all’interno. Il giardino era quasi un paradiso terreno: vi erano incantevoli
roseti, fontane e statue. La grandezza e il successo dell’artista erano ben
rappresentati.
Dal 1913 il grande portone è l’ingresso della
Biblioteca Hertziana, uno dei centri di cultura più importanti d’Italia. L’ala
sinistra del palazzo conserva ancora il suo aspetto originale, con
affreschi dipinti dallo stesso Zuccari. La storia della struttura è ricca di
personaggi storici importanti, e ciò testimonia quanto la peculiarità
dell’edificio fosse apprezzata da molti.
Nel 1702 il Palazzo fu affittato alla Regina di
Polonia Maria Casimira che proseguì il lavoro di unificazione dei due corpi
di fabbrica rinnovando il prospetto d’angolo sulla Piazza Trinità dei Monti.
Grazie alla regina, fin dal ‘700 in luogo fu di grande importanza culturale e
vennero anche messe due opere di
Alessandro Scarlatti, dipinti che raffiguravano le gesta di Giovanni Sobieski
(re di Polonia e marito di Maria
Casimira) contro i turchi.
Successivamente, grazie a Alessandro Nazzarri, le
volontà di Zuccari furono in parte esaudite e il luogo divenne una locanda per
gli artisti. Qui vi abitarono artisti come Winckelmann, Louis David, e il
generale prussiano Salomon Bartholdy. Nel 1756 entrò in scena
un nuovo proprietario, ovvero il Marchese Grifoni. Nel ‘900,
precisamente nel 1904, il Palazzo fu acquistato da Enrichetta Hertz che fece
costruire al posto del giardino un edificio a tre piani, con l’ingresso tra le
due vie. Fu incorporata anche la vicina casa dei preti e ne venne fuori un
enorme complesso, dove la Hertz raccolse quadri e libri.
Il fascino di questa abitazione non passò inosservato a Gabriele
D’Annunzio che frequentò il salotto e lo citò nel suo romanzo “Il
Piacere”. Alla morte di Enrichetta, il palazzo venne lasciato allo Stato
italiano che riunì la raccolta dei quadri con il Museo di Piazza Venezia.
L’edificio e la Biblioteca, tuttavia, divennero di proprietà dello Stato
tedesco per istituire un centro culturale.
La Biblioteca Hertziana è ancora in funzione e offre una
collezione da 160mila volumi. Gli ambienti interni al giorno d’oggi sono luminosi
e moderni, e purtroppo non hanno più l’aspetto di una residenza privata. Per visitare
il luogo vi consigliamo di consultare orari e prezzi sul loro sito. Vedere un
palazzo così particolare e misterioso potrebbe esser un’ottima tappa della
vostra giornata a Roma.
Le nostre strutture sono tutte situate al centro della
città. Questo posizionamento strategico ti consentirà di fare delle lunghe e
rilassanti passeggiate alla scoperta di architetture sconosciute, monumenti
mozzafiato e molto altro. Se ti trovi a Roma e sei vicino Piazza di Spagna,
avrai l’opportunità di vedere questa dimora dal portale infernale e magari
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