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La Domus Aurea: Il Palazzo d'Oro di Nerone

 Dopo il terribile incendio del 64 d.C., che distrusse gran parte di Roma, l’imperatore Nerone decise di costruire una nuova residenza straordinaria: la Domus Aurea, la "Casa d’Oro". Progettata dagli architetti Severo e Celere, non era solo una dimora, ma un immenso complesso che si estendeva su diverse colline, con giardini, vigneti, laghi artificiali e lussuose sale decorate con oro, marmi e affreschi.



Il cuore della villa era un grande lago artificiale, dove in seguito sarebbe sorto il Colosseo. All’ingresso principale, vicino al Foro Romano, si trovava un enorme Vestibulum, con una colossale statua di Nerone alta 35 metri, che ispirò il nome del Colosseo. Tra gli ambienti più straordinari vi era la Sala Ottagonale, con una cupola che, secondo le fonti, poteva ruotare lentamente grazie a un ingegnoso meccanismo.

Gli affreschi della Domus furono opera del celebre Fabullus, e le sue decorazioni, chiamate grottesche, influenzarono gli artisti del Rinascimento come Raffaello e Michelangelo. Tuttavia, dopo la morte di Nerone nel 68 d.C., la villa fu abbandonata e interrata, mentre al suo posto vennero costruiti edifici pubblici, tra cui il Colosseo e le Terme di Traiano.

Nel XV secolo, la Domus Aurea fu riscoperta per caso, e i suoi affreschi affascinarono gli artisti dell’epoca. Oggi, nonostante i secoli di oblio, le sue rovine continuano a stupire i visitatori, grazie anche alla realtà virtuale, che permette di ammirarla com’era al tempo di Nerone. Inserita nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, la Domus Aurea resta un simbolo di lusso e innovazione dell’antica Roma.

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