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L’Acqua dell’Amore: La Fontana delle Tartarughe

 

La Fontana delle Tartarughe, uno dei gioielli nascosti di Roma, fu realizzata tra il 1581 e il 1588 su progetto di Giacomo della Porta, con le sculture del fiorentino Taddeo Landini. Si trova nel Rione XI – Sant’Angelo, incastonata tra i palazzi della nobile famiglia Mattei, che diede il nome alla piazza in cui sorge.


Questa fontana è resa ancora più affascinante dalla romantica leggenda che la circonda.

Si racconta che il duca Mattei, dopo aver perso l’intero patrimonio familiare a causa del gioco d’azzardo, si vide negare dal futuro suocero il permesso di sposare sua figlia. Determinato a riconquistare il suo onore, quella stessa notte il duca fece realizzare una fontana in marmi policromi, raffigurante quattro giovani che cavalcano dei delfini e giocano con delle tartarughe — queste ultime furono aggiunte successivamente da Gian Lorenzo Bernini nel 1658.

La fontana, visibile proprio dalla finestra del palazzo della famiglia della giovane, fu mostrata con orgoglio dal duca il giorno seguente, accompagnata da queste parole:
“Ecco cosa è capace di creare in una sola notte lo ‘squattrinato’ Mattei.”

Colpito dall’impresa, il padre della ragazza acconsentì finalmente alle nozze. Tuttavia, dopo il matrimonio, il duca fece murare la finestra da cui si poteva ammirare la fontana, affinché nessun altro potesse godere di quella vista.

Una storia affascinante, anche se solo frutto della leggenda. Quel che è certo, però, è che il nome della fontana deriva proprio dalla presenza di quattro tartarughe e dei giovani che le sollevano verso la vasca superiore, per farle bere l’acqua che zampilla delicatamente dal centro.

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