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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

L'area adibita anticamente dal Foro Romano

  FORO ROMANO   Nell'area immediatamente adiacente Piazza Venezia, oltre il Vittoriano, si sviluppa una delle zone archeologiche più importanti del mondo, il Foro Romano. Questa valle compresa tra il Campidoglio e il Quirinale, bonificata con opere di drenaggio e con la costruzione di un canale diretto al Tevere (la 'Cloaca Maxima') ad opera di Tarquinio il Superbo, già verso la fine del VII secolo fu destinata ad accogliere i mercati e la vita pubblica della città.   Foro era il termine con il quale i Romani indicavano la piazza centrale dell'insediamento urbano, dove si raccoglievano le funzioni amministrative, giuridiche, commerciali e religiose. Era infatti ricco di templi, tribunali, sale di consiglio e spazi liberi circondati da monumentali porticati, dove consumati oratori arringavano folle enormi che si spostavano, in caso di maltempo, nei saloni o nelle basiliche. Benché fosse destinata principalmente alle transazioni

La storia delle feste dei Santi e dei Morti in Italia

  31 OTTOBRE, 1 E 2 NOVEMBRE: LE FESTE DEI SANTI E DEI MORTI   Stanno per susseguirsi nuovamente, come ogni anno, le festività dei morti e dei santi, corrispondenti al 31 Ottobre, 1 e 2 Novembre. L’origine di queste feste, allo stesso tempo gioiose e malinconiche, si perde, come molto spesso accade, nel miscuglio di religioni e culture diverse.   La tradizione di Halloween si rifà allo Samhain, ovvero la celebrazione dell’anno nuovo per l’antico popolo celtico. La data del 31 ottobre era infatti considerata dai Celti un potente e magico momento di transizione, non solo per le stagioni: è in questo periodo che le barriere tra i vivi e i morti quasi si annullano e tutte le leggi fisiche conosciute si sovvertono. Era credenza diffusa che gli spiriti potessero tornare in vita sulla terra per possedere i vivi. Un mito che, come possiamo immaginare, terrorizzava tutti gli abitanti dei villaggi. Per sfuggire alla possessione degl

I principali piatti della cucina tradizionale roma

  PIATTI TRADIZIONALI DELLA CUCINA ROMANA La cucina tipica romana è una delle più saporite e antiche della penisola, caratterizzata da preparazioni tramandate di generazione in generazione, con ricette tipiche di festività antiche. Inoltre la tradizione culinaria della zona presenta numerose sostanze nutritive e pietanze ricche di grassi, proteine e non solo. I piatti della cultura romana avevano infatti l’obiettivo di sostenere coloro che lavoravano nei campi tutto il giorno e avevano bisogno di energie ottenute da massimo due pasti nell’arco della giornata. Molti sono oramai diventati un simbolo di tutta l’Italia nel mondo intero. Andiamo a vederne alcuni!   Abbacchio a scottadito In tutta Italia si chiama agnello, ma nel Lazio il nome ufficiale è abbacchio, termine dialettale utilizzato per indicare l’animale macellato dopo circa un mese di vita. La versione “a scottadito” si prepara solitamente con le costolette, servite – come si intuisce dal nome – ben calde. La carne vie

Le antiche poesie Romane

  LE PIU’ BELLE POESIE ROMANESCHE: TRILUSSA   La tartaruga                                      Mentre una notte se n’annava a spasso, la vecchia tartaruga fece er passo più lungo de la gamba e cascò giù cò la casa vortata sottoinsù. Un rospo je strillò: “Scema che sei! Queste sò scappatelle che costeno la pelle…” “lo sò” rispose lei “ma prima de morì, vedo le stelle”.   La lumachella de la Vanagloria La lumachella de la Vanagloria ch’era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: Già capisco che lascerò un’impronta ne la Storia.   L’uguaglianza Fissato ne l’idea de l’uguajanza un Gallo scrisse all’Aquila: – Compagna, siccome te ne stai su la montagna bisogna che abbolimo ‘sta distanza: perché nun è né giusto né civile ch’io stia fra la monnezza d’un cortile, ma sarebbe più commodo e più bello de vive ner medesimo livello.- L’Aquila je rispose: – Caro mio, accetto volentieri la proposta: volemo fa’ amicizzia? So’ d

Le catacombe a Roma le antiche sepolture

  LE CATACOMBE DI ROMA   La parola catacomba, (“vicino alla cava”), deriva dal fatto che  i primi scavi  realizzati per le sepolture   si eseguirono all'esterno del nucleo cittadino di Roma,  vicino al terreno di una cava , solitamente in un terreno tufaceo. Questo perché la legge romana dell’epoca proibiva la sepoltura in città e pertanto tutte le catacombe erano costruite al di fuori della Urbe. Questi luoghi isolati e nascosti divennero il rifugio perfetto in cui i cristiani potevano seppellire i loro cari, utilizzando liberamente i propri simboli religiosi. Le catacombe sono delle gallerie sotterranee, usate per vari secoli come luoghi di sepoltura. Iniziarono a essere edificate dal II secolo fino al V secolo, per accogliere le salme di pagani, ebrei e dei primi cristiani. I cristiani, poco avvezzi alla tradizione pagana di cremare i defunti, decisero di creare questi vasti cimiteri sotterranei, che disponevano di numerosissime gallerie sotterranee lunghe vari chilomet