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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

La storia del Quartiere Monti a Roma

  Il quartiere Monti è uno dei più storici al mondo. Ci troviamo a camminare sui resti di almeno duemila anni di storia, districandoci tra vie ricche di fatiscenti “insulae”, ossia case comuni dove il popolino viveva nelle condizioni più a disagio, tra povertà ed incendi. Il nome di Monti all’epoca era  Suburra , cioè sotto la città, intendendo per città tutta l’area dove si estendevano i fori.  Si tratta del quartiere più malfamato e frequentato soprattutto da assassini, ladri e prostitute. In questo quadrante vi nacquero tuttavia alcune delle figure più importanti della storia, ne basta annoverare Giulio Cesare. Col passare dei secoli il quartiere Monti si è visto trasformare in una zona di vecchie case romane in una dove sorsero numerosi palazzi medievali e rinascimentali, mutando anche la viabilità con nuove strade e direttrici, sostituendo anche gli antichi templi di culto pagano in chiese cristiane.   Oggigiorno il quartiere Monti sembra un angolo di città ancorato al pas

Curiosità sul Quartiere Testaccio a Roma

  Testaccio è uno dei quartieri di Roma che ha assimilato più storia possibile della Capitale. All’inizio del II   secolo a.C. l’area di Testaccio fu scelta come sede del porto fluviale Emporium, punto d’approdo dei rifornimenti alimentari e delle merci, le quali venivano conservate in anfore.  Proprio per questo fatto, tutte le anfore ritrovate col passare dei secoli, vennero accatastare in un punta di raccolta, il quale poi è stato denominato il Monte di Cocci o colle di Monte Testaccio.  Nei secoli successivi Testaccio è stata la sede del mattatoio più grande d’Europa, che ormai si è tramutato in un riconosciutissimo complesso museale, nel quale si svolgono un’infinità di eventi.  Ultimo, ma non meno importante, bisogna ricordare che qui vi è sorta l’AS ROMA, società calcistica della Capitale e vanto di ogni vero “testaccino”.   Il quartiere Testaccio ospita inoltre altri due monumenti singolari per la natura di Roma: da una parte la Piramide di Caio Cestio, costruita tra il 18 e

Attrazioni del Quartiere EUR a Roma

  L’EUR è un quadrante urbano composto da un insieme di edifici di varia natura. La zona è conosciuta come il nuovo cuore pulsante basato sugli affari e la finanza della Capitale. Gli stili che la compongono sono per più quello squadrato e monumentale fascista con vari elementi di architettura classica. Non mancano le aree verdi ed i locali per divertirsi sia di giorno che di notte. L’EUR è nato in origine da un progetto di epoca fascista come E42, voluto da Benito Mussolini volendo con esso celebrare i vent’anni della marcia su Roma e della presa del potere da parte del fascismo, nonché in previsione dell’Esposizione Universale, programmata a Roma nell’anno 1942.  Dovuto allo scoppio della seconda guerra mondiale, il progetto originario non fu mai portato a termine ma fu ripreso e rimodellato fino al suo completamento successivamente con edifici moderni, palazzi congressuali e architetture sportive e aree verdi.  Da questo momento il nome è stato convertito in EUR l’attuale acronimo

Casa dei libri senza prezzo apre a Roma

  La nuova iniziativa “Casa dei libri senza prezzo” ha aperto i battenti a Roma La ‘Casa dei libri senza prezzo’ è una libreria di Roma, appartenente al progetto ‘Book-cycle, il Riciclo del Libro’. Il metodo di funzionamento si basa sul prendere dei libri lasciando l’offerta libera secondo la volontà degli utenti. Il “caffè sospeso” ha le sue radici in terra partenopea, ma come vediamo qui a Roma, finalmente si è propagata a livello nazionale a beneficio dell’intera comunità. La libreria è sorta nel quartiere capitolino di Torpignattara ed offre la possibilità, a chiunque lo voglia, di prendere tre testi al giorno, in aggiunta lasciando un’offerta libera. La donazione permette l’acquisto di nuovi libri, i quali entreranno subito nel circuito già presente. I nostri consigli su dove alloggiare nel centro di Roma: Camere a Roma Camere a Roma centro

Dialetto e proverbi romani

  Roma è stata illustrata in ogni forma d’arte, è fonte di ispirazione non solo per la sua storia, ma anche per quei tratti che la rendono unica, come il suo colorito e divertente dialetto. Questa città dalla storia millenaria ha attraverso periodi di grande sfarzo così come momenti più difficili. Tra le sue antiche mura sono nate le fondamenta della nostra civiltà, nonché una gran quantità di  proverbi romani  che sono appunto frutto di questo lungo e intricato succedersi di avvenimenti. Abbiamo creato una selezione e riassunto dei  proverbi romani  più famosi e divertenti che evidenziano la grande saggezza popolare, basate su radici ben ancorate alle tradizioni ed eventi storici.   A chi tocca nun se ‘ngrugna. A chi tocca, tocca, quindi è inutile prendersela. Omo de panza, omo de sostanza. Uomo robusto, uomo forte, dove la pancia (in una persona in carne) simboleggia la salute. Quello che nun strozza ‘ngrassa. Ciò che non uccide, fortifica. Tutte le strade porteno a

5 luoghi simbolici a Roma

  Roma, come altre grandi città, nasconde luoghi affascinanti ma anche molto misteriosi e inquietanti. Nella seguente lista vi offriamo 5 luoghi simbolici dell’altra faccia, meno conosciuta, di Roma.    1. Il Museo delle anime del Purgatorio Un luogo ricco di misteri e leggende è il Museo delle anime del Purgatorio, che si trova nella Chiesa neogotica del Sacro Cuore del Suffragio sul Lungotevere Prati. Sul finire dell'Ottocento le fiamme di un terribile incendio divamparono nella chiesa, dove molte persone si affrettarono a domarlo, per poi spegnerlo. La curiosità risiede nel fatto che molte persone seppero distinguere un volto impresso dietro l’altare. L’immagine del volto fu associata a quella simbolica di un’anima del Purgatorio imprigionata nelle fiamme. La chiesa incorpora in sé una sorta di galleria, ricca di cimeli portati da tutta l’Europa (come abiti, tavolette e libri, tutti con impresse delle impronte di defunti). Gli oggetti e l’atmosfera della Chiesa sfidano anc

L'arte culinaria a Roma: i piatti poveri

  L’arte culinaria a Roma è una vera e propria tradizione. Vuoi per principio o per risparmio, dagli avanzi si possono creare dei veri e propri gioielli per il palato. I piatti dei poveri non hanno nulla da invidiare alle portate gourmet. Oggigiorno riproporre questi piatti si basa anche su una scelta etica per far fronte all’eccessivo consumo e spreco a livello mondiale. Un ottimo piatto romano che affonda le proprie radici nel passato è rappresentato dalla “Stracciatella”, la quale non è altro che una zuppa di brodo di carne con dentro delle uova e del parmigiano. Il nome deriva dal fatto, dal quale l’uovo sbattuto a contatto con il calore del brodo tende a formare degli straccetti molto fini. Altro classico della cucina della capitale lo si può trovare nella celeberrima “Pasta alla zozzona”, formata da pasta di taglio corto e condita da salsicce, guanciale, uova (solo tuorli), pomodorini e pecorino (assolutamente quello del Lazio!). Il latte, come tanti altri prodotti fresch

Vi presentiamo la Garbatella

  Il quartiere delle case giardino e dei lotti, quella dimensione surreale in cui borgata e incanto si alleano contro le insidie del tempo:  strade e angoli nascosti tanto amati anche dal cinema e dalla tv, che però non sono riusciti a modificare la Garbatella, la quale si è opposto rivendicando la sua natura tradizione. Le ragioni per cui Garbatella è ancora un’oasi fuori dal tempo – incastonata fra il traffico della Colombo, di Circonvallazione e di via Ostiense collegate dal futuristico ponte in memoria di Settimia Spizzichino (unica sopravvissuta fra le donne, poi deportate ad Auschwitz, nella retata del 1943 al Ghetto), la ristorazione d’elite di Eataly nel rigenerato Air Terminal della Stazione Ostiense e l’edificio postmoderno della Regione Lazio – sono varie. Sta di fatto che, dopo cent’anni, questa resta una delle poche zone della Capitale dove ancora abbonda la possibilità di passeggiare senza riempirsi gli occhi di esercizi commerciali hip o turistici, senza delirio (sub)urb

Vi presentiamo Trastevere

  Il lusso di una persona che risiede a Roma? Farsi un giro a Trastevere, ma di giorno. Passare il ponte che, storicamente, i trasteverini non passavano mai (restandosene beati nella propria isola al di là del Tevere) e farsi letteralmente investire dalla bellezza unica di questo quartiere, precisamente il XIII rione. Voci, personaggi, dettagli, storia, storie, contrasti,  luoghi di culto , stimoli, colori a non finire dovuta ad una questione di strati. Sociali, storici, culturali ed economici.   Affollato, talvolta molesto e violento di notte, Trastevere mostra l’altra faccia di giorno, ed eccolo poetico, colto e popolare, verace e per certi versi solidale, ancora  crocevia di ogni genere di anime e vissuti sociali .   Trastevere è forse la parte più viva di un’eterna capitale. Ancora come oggi, è un crocevia e lo trovate al bar S. Calisto. Il trasteverino Sergio Leone che da piccolo faceva a sassate con i bambini rivali di Monteverde sulla Scalea del Tamburino. I ragazzi de

Dove ammirare i colori Foliage autunnale a Roma

  L'autunno, i suoi colori romantici come l'arancio, il rosso, il marrone delle foglie sugli alberi o già in terra, ma anche dei frutti e degli ortaggi di stagione, come il melograno, il cachi, la zucca, le castagne. Tutto questo ruota intorno al cosiddetto  "foliage" , termine francese utilizzato per indicare la variazione dei colori delle foglie in autunno. Villa Borghese Una passeggiata a Villa Borghese è d'obbligo in questa stagione. Il parco romano, tra i più grandi d'Europa, regala agli occhi tutte le tonalità dell'autunno. Vi consigliamo di percorrerlo percorrere a piedi, in bicicletta o su un turistico risciò a noleggio per vivere questa esperienza assolutamente imperdibile. Lungotevere Il fascino di una passeggiata sul Lungotevere, dove le foglie degli alberi ormai quasi spogli, fluttuano sullo specchio d’acqua del Tevere, sembra una scena di un potenziale ritratto dei secoli scorsi. In questo periodo dell'anno, il Tevere assume u

Riapertura dei giardini di Piazza Vittorio

  Ultimati i lavori di riqualificazione, la piazza ritorna agli abitanti dell'Esquilino Dei tempi in cui si poteva fare la spesa tra i banchi del mercato di Piazza Vittorio, le generazioni attuali ne avranno ascoltati molte volte dai racconti dei loro genitori o nonni.  Dopo anni interminabili di abbandono, nei quali regnava incontrastato il degrado, nel quale versava Piazza Vittorio, finalmente questo quadrante della città ha visto alla luce la fine di un lungo progetto di riqualificazione urbana. Dopo un lasso di tempo abbastanza lungo in cui i riflettori sull’Esquilino sono stati tenuti accesi da esercenti e imprenditori – soprattutto del settore food & beverage – che qui hanno deciso di aprire la propria attività, il Comune finalmente ha battuto un colpo iniziando e portando a termini dei lavori di riqualificazione che hanno interessato soprattutto i giardini della Piazza:  sono stati piantati  42 alberi ,  17 palme ,  450 piante decorative  e  250 nuove arbusti da fior

L’Atac si attiva per creare una Oyster Card romana

  Il trasporto pubblico  romano è sempre stato problematico a causa di diversi fattori, ma ci sono scenari che potrebbero contribuire a migliorarlo, applicando un nuovo sistema di  biglietti elettronici Un investimento, quello di Atac, che quando sarà approvato  farà partire il processo di  eliminazione dell’emissione di biglietti di carta. Un sistema tipo quello della  Oyster Card di Londra,  per evitare le truffe, abbattere i costi e aumentare gli incassi. Una card come la Oyster con il  modello “open loop”  ormai presente in molte capitali e città del mondo, che consentirà un notevole risparmio sui costi di gestione. Il sistema funziona  via smartphone,  o con una carta di credito contactless.   Si sommeranno  sharing e viaggi con il trasporto pubblico . Dall’autobus al monopattino elettrico, dalla metro alla bici. Forse anche i taxi, o magari sarà già presente nel vostro prossimo viaggio a Roma.   Noi autori di questo blog, consigliamo si soggiornare in B&B a Ro

I 5 luoghi di più segreti di Roma

  1. Via Piccolomini   La Cupola di San Pietro ed il Colosseo simboleggiano Roma, ma ben pochi sono a conoscenza dell’effetto ottico che si può godere in via Piccolomini. Curioso infatti è il gioco di prospettiva che fa sì che avvicinandosi a San Pietro che la cupola si allontani, mentre più si indietreggia più sembra grande.   2. Piccola Londra   Nel quartiere Flaminio, via Bernardo Celentano è una curiosa stradina privata che non ha nulla a che fare con Roma ed infatti viene denominata “piccola Londra” per i colorati villini a schiera tipicamente british. Questa via è sorta nel 1910 per ospitare impiegati e burocrati di alto livello. 3. Galleria Sciarra   Dietro a Fontana di Trevi c’è uno stupefacente passaggio pedonale in stile Liberty che unisce via Minghetti con la piazzetta dell’ Oratorio. Progettato dall’architetto Giulio De Angelis e dipinto da Giuseppe Cellini tra il 1885 e il 1888 nel cortile del palazzo Sciarra Colonna di Carbognano.  La geometria sim

Starbucks fa tappa a Roma e si troverà a Piazza San Silvestro

  Inizialmente progettato per sorgere a via Leone IV,  al posto dell’ex libreria storica Maraldi, proprio di fronte alle file interminabili che portano all’ingresso dei Musei Vaticani, per motivi puramente commerciali.  Successivamente, sempre con gli stessi propositi di potenziare al massimo le vendite, si è pensato di costruire nella stazione Termini, che come nel caso dei Musei Vaticani, avrebbe portato il brand ad una vasta fetta di clienti internazionali, potenziando ulteriormente l’immagine dell’azienda.   Starbucks alla fine ha deciso di aprire in piazza San Silvestro,  proprio dietro via del Corso, restaurata e pedonalizzata pochi anni fa. Lo store sorgerà dentro palazzo Marignoli, lo stesso dell’Apple Store che sta per arrivare e che entrambi promettono di portare un’internazionalizzazione di Roma nel mondo.   L’inaugurazione sarebbe teoricamente tra pochi mesi, ma purtroppo  il Covid ha bloccato tutto , come anche altri brand che dovevano sbarcare nella capitale, tra i

Apre Domus Aventino, l’area archeologica sotterranea che svela la storia di Roma

  Roma è un museo a cielo aperto, ma anche nel suo strato sotterrano. L’apertura di una nuova area Archeologica all’Aventino, nascosta sotto un condominio, regalerà ai romani ed ai turisti un nuovo pezzo di storia di una delle civiltà più antiche del mondo. Infatti a Piazza Albania  ad Ottobre 2020 verrà inaugurata Domus Aventino, un complesso immobiliare che avrà al suo interno un polo museale aperto a tutti da novembre.   I tempi non sono stati veloci e ci sono voluti quattro anni di scavi e due di progettazione  per realizzare il museo che grazie ai reperti ed alle tecnologie multimediali, racconterà un arco narrativo di diversi secoli della storia romana. Un tale tesoro nascosto per millenni e che si trovava al di sotto di un condominio privato.   I ritrovamenti sono iniziati nel 2014,  sono stati trovati mosaici, reperti unici ed antichissimi, che portano una datazione che va dall’VIII secolo a.C. fino al III d.C. Nei sotterranei dell’Aventino, sono stati rinvenuti ino